sabato 8 settembre 2012

KDE 5.0, Ritorno al Futuro


Il Drago cresce e raccoglie consensi in un momento turbolento che vede gli utenti sia esperti che nuovi posti di fronte ad una scelta, spesso non banale, talvolta da rivedere nel corso del tempo.



Chi sceglie Chakra e la sua filosofia, afferra a due mani KDE, a detta di molti il miglior KDE che si possa provare, un risultato raggiunto dal sinergico lavoro dei team di Chakra Linux e di KDE.

Ma non è nello stile Gnu/Linux accomodarsi tra gli allori ammirando statici il lavoro fatto, gli sviluppatori KDE sono in fermento ed i lavori avanzano a grandi passi per portarci sino alla prossima meta: KDE 5.0, alziamo lo sguardo oltre l'orizzonte e vediamo cosa ci attende.


EVOLUZIONE NON RIVOLUZIONE


KDE 5.0 non sarà rivoluzionario dal punto di vista dell’interfaccia e delle applicazioni, lo sarà sotto la superficie, in profondità.

Le release semestrali della serie 4.x continueranno in parallelo con la nuova 5.x che sarà rilasciata solo dopo il porting di tutte le applicazioni al nuovo frameworks.


Aaron Seigo, sviluppatore di KDE ha dichiarato diverso tempo fa:

“Il focus di sviluppo sarà sulla modularità, la semplificazione delle dipendenze e una maggiore qualità al livello successivo. Il nostro obiettivo è quello di darci strumenti migliori per lo sviluppo di applicazioni desktop…”


Molti ricordano il dramma causato dal passaggio KDE 3.0 > KDE 4.0, un periodo buio che probabilmente contribuì all'affermarsi della lunga era Gnome sino all'oggettivamente “quasi perfetto” Gnome 2.x.



In questo caso il passaggio sarà molto meno traumatico, rispetto all’uscita di KDE 4, KDE 5 non richiederà la riscrittura completa delle applicazioni sarà di conseguenza una transizione più morbida.

Lo sviluppo prenderà ad esempio in considerazione lo spostamento di alcune funzionalità dalle librerie di KDE alle Qt, tuttavia non è prevista la discutibile fusione tra kdelibs e Qt.

Gli sviluppatori affronteranno una migrazione simile a quella avvenuta nel passaggio KDE 2 > KDE 3; la problematica più seria riguarderà l’abbandono di Qt3Support, le applicazioni portate su Qt5 dovranno infatti essere totalmente indipendenti dall’ormai vetusta versione del toolkit.

Questo è in generale molto confortante poiché rassicura sul mantenimento della stabilità costruita sino ad oggi, con sacrificio ed errori corretti in mesi di lavoro.

SVILUPPO SOTTO LA SCOCCA

KDE 5.0 dovrebbe coincidere con la fine del server grafico X e l’inizio di Wayland oltre all’adozione delle librerie Qt5.


Wayland utilizza funzioni del kernel Linux come DRM (Direct Rendering Manager), KMS (Kernel Mode Settings) e GEM (Graphics Execution Manager) per gestire direttamente un compositore integrato.

Questa particolare architettura permette di ottenere prestazioni migliori rispetto a X Window System in quanto vengono eliminate alcune commutazioni di contesto mentre molte delle estensioni del protocollo X11 vengono implementate nelle API di Wayland.

Sono promesse di cui non abbiamo certezza, tuttavia lo sviluppo è ancora lungo e ad oggi stiamo portando il nostro sguardo veramente lontano; intanto sia Ubuntu che Fedora hanno annunciato da tempo la futura adozione del nuovo server grafico, il che fa ben sperare per uno sviluppo rapido nei prossimi mesi.

Lo sviluppo delle librerie Qt avanza e le librerie Qt 5 sono in divenire , portando importanti novità come una migliore integrazione di java, QML e OpenGL, con possibilità sino ad ora inesplorate incorniciate da prestazioni sempre migliori.

Plasma e Qt si muovono simbioticamente verso mete comuni, l’utilizzo di JavaScript, OpenGL e QML si sposano perfettamente con gli obiettivi (identici) delineati nelle funzionalità di Qt 5; la migrazione al nuovo toolkit dovrebbe risultare quindi naturale, anche in virtù del fatto che gli sviluppatori KDE avranno la possibilità di intervenire direttamente su decisioni tecniche.


LA ROADMAP



Qt 5 dovrebbe essere stabile entro settembre, ma alcuni problemi hanno fatto procrastinare la beta di due mesi. L’aggiornamento definitivo potrebbe essere disponibile nel quarto trimestre del 2012 o addirittura nei primi mesi del 2013.

Se ne deduce che anche KDE 5.0 sarà posticipato, vedremo infatti KDE 4.10 e probabilmente KDE 4.11 prima dell'agognata versione 5. Si parla infatti di KDE Frameworks 5 per il 2014, evidentemente gli sviluppatori del desktop environment preferiscono attendere che Qt5 raggiunga il primo major upgrade alla versione 5.1 per proporre un passaggio di numerazione: un atteggiamento che potremmo definire responsabile, dopotutto aggiornare il desktop basandosi sulle librerie instabili sarebbe troppo avventato e KDE preferisce aspettare per offrire un prodotto di qualità, in linea dunque con la stabilità degli ultimi rilasci.

Se Qt 5 arrivasse nel 2012 sarebbe comunque un grande successo, dopo i licenziamenti di Nokia e l’acquisizione da parte di Digia. In ogni caso, il rilascio di KDE Frameworks 5 non è urgente, lasciamo che gli sviluppatori si prendano tutto il tempo necessario a creare un grande desktop.

Prestazioni e stabilità.... è proprio questo forse il succo del discorso, oltre le discussioni tecniche, oltre le minuziose descrizioni sul funzionamento di questa o quella libreria, possiamo essere certi che il “lato umano” del Drago, quello che interessa l'utente comune, vola nella direzione giusta.

Nessuno stravolgimento in un periodo segnato da profondi cambiamenti non solo nelle interfacce, ma nel modo stesso di concepire il personal computer.


Il Drago, da sempre grande innovatore questa volta non cambia pelle, si riposa cercando di capire come volare più in alto e più velocemente, per giungere al futuro guardando nel passato.


Talvolta per sapere dove stiamo andando è necessario comprendere a fondo da dove veniamo, solo il tempo comunque, saprà premiare o meno la scelta fatta.

Nell'era dell'apparire KDE decide di essere, personalmente mi permetto di considerarla una scelta molto saggia, ma il redattore in questo caso è di parte :)

$ exit

3 commenti:

  1. Complimenti vellerofonte per l'articolo,molto chiaro (anche se le cose dette le sapevo già :P )
    p.s. dove hai preso l'ultima immagine?
    andreazube

    RispondiElimina
  2. complimenti all'autore di questo eccezionale articolo! in alcuni punti mi sembrava di leggere un bellissimo romanzo! Bravo!!!

    RispondiElimina
  3. bell'articolo, però mi permetto di eccepire che la miglior distribuzione con kde è opensuse, la bellissima chakra la metto un paio di gradini sotto

    RispondiElimina