sabato 7 settembre 2013

#KDE INSIDE - L'evoluzione dell'interfaccia utente


Rilasciato il nuovo Plasma Active 4, si evidenzia sempre di più la differenza tra le strade intraprese da KDE ed il resto delle interfacce "moderne".


Da poco è stato rilasciato il nuovo Plasma Active 4, interfaccia ideata sia per il mondo mobile dunque per dispositivi quali smartphone e tablets, ma pure smart TV e settop boxes.

Il sito ufficiale del progetto parla di un sistema studiato per le persone in movimento, per adattarsi pienamente allo stile di vita ed alle attività che l'utente non compie davanti ad un notebook o PC desktop tradizionali.


Un progetto quindi che mira a portare la migliore esperienza della filosofia KDE anche nel mondo mobile con eleganza e funzionalità.

Questo progetto portato avanti dalla community di KDE, spinge a pensare alla strategia adottata da altri tipi di ambienti desktop o interfacce grafiche, quali Gnome 3 e Unity e persino l'interfaccia del nuovo Windows 8.

Tutti questi sistemi definiti "moderni", puntano a fare qualcosa di completamente differente da KDE, mentre quest'ultimo decide di creare una versione alternativa che si adatti nel miglior modo possibile alle attività dell'utenza mobile continuando a sviluppare di pari passo la propria versione Desktop, gli altri sistemi hanno puntato allo stravolgimento globale dell'esperienza utente nel tentativo di riunire sotto il medesimo cielo esperienza desktop e mobile.


Anche quest'ultimo approccio risulta interessante poichè, se portato a compimento nei modi dovuti, riuscirebbe nell'impresa di rendere coerenti e perfettamente simbiotici sistemi usati in circostanze totalmente differenti, l'utenza non avrebbe problemi di sorta a passare da un dispositivo touch al normale desktop potendo usufruire della medesima interfaccia basata sulle medesime logiche di funzionamento.

Sino ad ora tale miracolo però non è avvenuto pienamente, il caso di Windows 8 è assolutamente emblematico e credo rappresenti la peggiore incarnazione del tentativo di fusione tra mondo mobile e desktop.


Gnome 3 e Unity in qualche modo riescono a difendersi grazie al continuo miglioramento ed all'introduzione di estensioni le quali rendono sempre più utilizzabile ed intuitivo il sistema.


Tuttavia resta da chiedersi se la strategia di fondere due mondi diametralmente opposti abbia davvero senso, se la questione non debba essere affrontata in maniera più logica e meno drastica portando avanti lo sviluppo di due sistemi distinti (con tutte le problematiche del caso), ma comunque in grado di soddisfare pienamente le necessità dell'utente.

KDE ha evidentemente scelto quest'ultima opzione, questo non significa che un ambiente sia oggettivamente migliore di un altro, sappiamo tutti che la semplice abitudine permette nel tempo di adattarsi a qualunque condizione (forse con la sola eccezione di Windows 8 :) ), sembra però naturale chiedersi quale dei due approcci sia in realtà più efficace, quale delle due strategie avrà l'onere e l'onore di regalare la migliore esperienza all'utente finale.

Questo breve articolo non ha la presunzione di essere un confronto tra le interfacce, difatti non si tratta di un lungo e noioso elenco di funzionalità di ciascun ambiente atto all'elezione di un vincitore, ma di una semplice ed umile riflessione su quanto sta accadendo negli ultimi anni dentro e fuori l'universo Gnu/Linux.


Il tempo sarà come sempre giudice supremo, tuttavia confido che l'estrema modularità e possibilità di personalizzazione di KDE SC, potrà comunque far fronte ad ogni futuro capriccio della moda o al sorgere di reali necessità dovute all'introduzione di nuovi device.


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